CINEMA E AGRICOLTURA NEL DECRETO “CURA ITALIA”| DIRITTO24 – IL SOLE 24ORE
CINEMA E AGRICOLTURA NEL DECRETO “CURA ITALIA”| DIRITTO24 – IL SOLE 24ORE
In considerazione dell’emergenza Covid-19, il Governo, con il decreto del 17 marzo 2020, ha previsto aiuti sia per i lavoratori dello spettacolo che per quelli dell’agricoltura ma, mentre i primi vedono ferme le loro attività a livello mondiale, i secondi rientrano nella categoria “necessari”..
Cinema e Agricoltura due settori molto lontani tra loro, a meno di non voler ritrovare in alcuni celebri film qualche punto di contatto tra loro, si trovano accomunati dalla necessità di dover affrontare un momento di grande difficoltà causato dall’emergenza provocata dal Coronavirus.
In questo articolo:
- CINEMA E AGRICOLTURA: LA SITUAZIONE ECONOMICA
- AIUTI ALLE AZIENDE NEL DECRETO “CURA ITALIA”
- “CURA ITALIA” LE MISURE A SOSTEGNO DELL’ARGRICOLTURA
- “CURA ITALIA” LE MISURE A SOSTEGNO DEL MONDO DELLO SPETTACOLO
- CINEMA E AGRICOLTURA: UNITI NELL’AVVERSITA’, DIVISI DALLA NATURA
CINEMA E AGRICOLTURA: LA SITUAZIONE ECONOMICA
Da un punto di vista economico, per il Cinema, è utile ricordare che con decreto direttoriale del 20 marzo 2020 il MIBACT, ha pubblicato gli esiti delle istruttorie effettuate sull’ammissibilità delle richieste (per opere pre-2019) preventive pervenute per la produzione cinematografica, per la produzione audiovisiva, per la produzione esecutiva delle opere straniere, per gli investimenti nelle sale cinematografiche e delle richieste definitive pervenute per la distribuzione e gli investitori esterni. Il valore di tale pubblicazione è importante perché costituisce comunicazione di riconoscimento del credito d’imposta.
Sempre da un punto di vista economico, nel settore agricolo, è stata accolta positivamente la decisione dell’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e gli Impiegati in Agricoltura che ha deliberato la sospensione del versamento della contribuzione dovuta da tutti i datori di lavoro agricolo per i dirigenti, i quadri e gli impiegati, in scadenza nel periodo dall’8 Marzo al 30 Settembre 2020.
La delibera attua in modo estensivo gli artt. 61 e 62, comma 2 del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18, prevedendo un allungamento dei termini e riconoscendo la sospensione a tutte le imprese agricole, a prescindere dall’entità dei ricavi o compensi (anche al di sopra dei 2 milioni di euro), e ricomprende anche la quota a carico dei lavoratori.
AIUTI ALLE AZIENDE NEL DECRETO “CURA ITALIA”
Per consentire ad aziende e lavoratori di far fronte alle impervie circostanze, non sono pochi gli strumenti messi a disposizione dal citato decreto legge 17 marzo n. 18.
Si va, infatti, dagli ammortizzatori sociali, ai sistemi di congedo per dipendenti pubblici e privati passando per: bonus baby sitting, estensione di permessi per disabili ex legge 104/1992, divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo per 60 giorni, equiparazione del periodo trascorso in quarantena alla malattia, equiparazione ad infortunio per i casi di infezione da Covid-19 in occasione del lavoro e per il periodo da quarantena o di permanenza domiciliare, indennità per professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, fino all’indennità per lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali e ad altre più specifiche misure di sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi.
“CURA ITALIA” LE MISURE A SOSTEGNO DELL’ARGRICOLTURA
Merita una particolare segnalazione la misura adottata a favore degli operatori del settore agricolo che introduce una specifica indennità per gli operai agricoli a tempo determinato che abbiano effettuato almeno 50 giornate di effettivo lavoro nell’anno 2019, ai quali è riconosciuta un’indennità a carico dell’INPS pari ad euro 600,00 per il mese di marzo che non concorre a formare reddito
“CURA ITALIA” LE MISURE A SOSTEGNO DEL MONDO DELLO SPETTACOLO
In modo analogo, per gli operatori nel mondo dello spettacolo va evidenziata la misura grazie alla quale, i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019, da cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro e non titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione né di pensione, potranno ricevere un’indennità a carico dell’INPS pari ad euro 600,00 per il mese di marzo che non concorre a formare reddito.
Certamente, le misure che da qui ai prossimi giorni verranno adottate per sostenere anche questi due importanti settori economici per l’Italia non si esauriranno a quelli citati, tuttavia si tratta di primi interventi urgenti e concreti.
CINEMA E AGRICOLTURA: UNITI NELL’AVVERSITA’, DIVISI DALLA NATURA
Da un punto di vista più generale, non può non cogliersi che sebbene uniti nell’avversità del periodo, i due comparti sono caratterizzati anche da una ulteriore differenza.
“Il settore del Cinema – commenta l’avvocato Mario Fusani fondatore dello studio GF Legal ed esperto di diritto del lavoro e sindacale nell’ambito dell’entertainment – risulta di fatto già pressoché paralizzato non solo in Italia, ma anche nel mondo, al punto tale, da non escludere la possibilità e/o l’idea che alcuni film già pronti possano essere resi fruibili a pagamento dalle stesse Case di produzione“.
Per il settore agricolo, le cose sono diverse. Il comparto, infatti, rientra a pieno titolo all’interno della filiera agroalimentare la cui importanza non può che essere ritenuta non sospendibile, pena l’aggravamento di uno scenario già molto complesso, elemento questo di cui anche il recente dpcm del 22 marzo così come da ultimo rivisto per quanto attiene l’allegato elenco delle attività che possono continuare ad operare del 25 marzo 2020.
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