Dicembre 2022
IL REATO DI CAPORALATO E la deriva di strumenti leciti utilizzati illecitamente | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
Nell’immaginario il “caporale”, di norma alle prime luci dell’alba, si reca nelle periferie delle grandi aree urbane o in angoli poco frequentati di città e paesi per “reclutare” manodopera giornaliera da condurre al lavoro (nei campi, nei cantieri o in laboratori).
Il caporalato nel tempo si è “evoluto” divenendo una più diffusa e capillare forma di grave sfruttamento del lavoro, concretizzandosi in un fenomeno tipico non solo di un contesto agricolo, ma anche di quello industriale e commerciale.
In altre parole, il fenomeno del caporalato non è nient’altro che una delle declinazioni dell’intermediazione di manodopera poste in essere in violazione della legge, in condizioni di sfruttamento ed approfittamento dello stato di bisogno.
Quindi, per capire il nuovo reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, di cui al nostro precedente contributo, analizzeremo le fattispecie della somministrazione di manodopera e dell’appalto.
Nel nostro precedente intervento, numero novembre 2023, abbiamo affrontato gli aspetti del reato di caporalato e della confisca.
Rubrica "Diritto&Lavoro"
Rivista ufficiale di Assoenologi