COME SVOLGERE L’ATTIVITA’ DI ENOLOGO E/O DI ENOTECNICO IN FORMA ORGANIZZATA | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
L’Enologo e/o l’Enotecnico, per svolgere la propria attività professionale in forma organizzata, in Italia, hanno a disposizione vari strumenti giuridici, in forma individuale ed in forma aggregata.
Nel nostro approfondimento i paragrafi :
- Il Professionista e la sua organizzazione
- Aggregazioni di professionisti
- L’Enologo e/o L’Enotecnico nella s.r.l. e nella s.r.l.s.
- L’impresa familiare
- Le nostre conclusioni
Rubrica "Diritto del Lavoro, Commerciale e Societario"
Rivista ufficiale di Assoenologi
il Professionista e la sua organizzazione
Se si scorrono le pagine web delle più rilevanti aziende che operano nel settore vitivinicolo, ci si accorge come, all’interno di esse, spesso un ruolo centrale è rivestito dalla figura dall’Enologo, come socio, oppure consulente esterno.
D’altro canto, il Professionista potrebbe decidere di organizzare la propria attività in forma d’impresa individuale, oppure attraverso la costituzione di una società semplice.
Nel nostro Paese, nel settore, vi sono vari esempi, tra i quali citiamo solo le aziende vitivinicole, le aziende di rappresentanza per la vendita dei prodotti vitivinicoli o anche le aziende imbottigliatrici.
I vantaggi maggiori sono rappresentati da un’elevata libertà formale, non essendovi, nella maggior parte dei casi, l’obbligo di tenuta della contabilità ordinaria.
Al tempo stesso, però, vi è un elevato rischio d’impresa.
Infatti, il socio risponde con il patrimonio personale, dei debiti della società, insieme alla società stessa.
Per attenuare la responsabilità, è previsto che il creditore della società debba, prima, tentare di aggredire il patrimonio della società e, solo se insoddisfatto, agire sul patrimonio personale del socio.
Aggregazioni di professionisti
Per i Professionisti che, invece, decidano di unirsi tra loro, sempre con il fine di svolgere la propria attività professionale, vi sono varie ipotesi percorribili.
In primo luogo, è possibile optare per l’apertura di uno Studio Professionale Associato oppure una StP - società fra professionisti. In particolare, la STP, è una forma di aggregazione semplice e snella che consente a più Professionisti di unire risorse e condividere i costi per locali, strutture e/o macchinari ovviamente destinati all’esercizio
dell’attività comune.
Con questo strumento, attraverso il coinvolgimento anche di differenti profili professionali, è possibile fornire consulenze ad ampio spettro, che coprano l’intero processo produttivo, dalla coltivazione alla commercializzazione del vino.
Le formalità richieste sono minime considerato che la Giurisprudenza ritiene applicabile gran parte delle norme previste per le SNC, società in nome collettivo.
Inoltre, è prevista la possibilità di costituire società in accomandita semplice (s.a.s.), con due categorie di soci:
- l’accomandatario, che amministra la società e risponde illimitatamente dei debiti di essa;
- il socio accomandante, che è escluso dalla gestione societaria e gode di responsabilità limitata.
L’Enologo e/o L’Enotecnico nella s.r.l. e nella s.r.l.s.
Passiamo, ora, a forme societarie più complesse.
L’Enologo e/o l’Enotecnico, inoltre, possono decidere di operare all’interno di forme societarie che godono di personalità giuridica perfetta, come le società a responsabilità a limitata, che possono essere anche “multiservizi” (s.r.l. multiservizi), attraverso cui fornire ai Clienti, servizi mirati, anche trasversali, nel campo dell’enologia.
A differenza delle società semplici e delle società di persone, il socio non risponde direttamente, con il patrimonio personale, per i debiti della società.
Tuttavia, la società sarà soggetta a maggiori formalismi ed obblighi contabili (tenuta delle scritture contabili, deposito del bilancio, etc.).
Il Codice Civile consente, inoltre, l’apertura di s.r.l. semplificate (“s.r.l.s.”), con capitale sociale minimo di 1,00 Euro. Vi sono, però, ulteriori requisiti, quali, ad esempio:
- i Soci devono essere necessariamente persone fisiche;
- il capitale sociale massimo non può superare l’importo di Euro 10.000,00
L’impresa familiare
L’impresa familiare è diffusa, da tempo, nel tessuto dell’imprenditoria italiana ed è frequentemente utilizzata anche nel settore vitivinicolo.
Le aziende leader in questo campo si stanno avvicinando ad importanti passaggi intergenerazionali e, al loro interno, la famiglia costituisce un nucleo fortemente identitario a livello esperienziale e di know-how.
Attraverso tale figura particolare, l’Enologo e/o l’Enotecnico possono collaborare, tramite la propria professionalità, nel più stretto contesto familiare.
Frequentemente, inoltre, si può realizzare un completamento dell’attività imprenditoriale con quella professionale.
Però, non tutti i familiari possono partecipare a tale forma di organizzazione, bensì, solamente:
- il coniuge (o la persona unita civilmente);
- figli o discendenti, fratelli, zii e nipoti di primo grado, nonni e bisnonni;
- cognati, suoceri, generi e nuore.
L’impresa familiare, anche in base alle caratteristiche prevalenti, potrà essere individuale, oppure collettiva.
In caso di impresa familiare individuale, il singolo imprenditore avrà un ruolo predominante, nel caso di impresa familiare collettiva, invece, vi sarà una posizione centrale anche degli altri familiari.
In questo tipo peculiare di impresa, l’Enologo e/o l’Enotecnico possono lavorare sia affiancando l’imprenditore, come familiare-collaboratore, sia come partecipanti, a tutti gli effetti, dell’impresa collettiva.
In ogni caso, è prevista la possibilità di partecipare agli utili, se sono stati stipulati patti di distribuzione periodica.
Si può peraltro, costituire una o più società collegate, controllate dall’impresa familiare.
Il “sistema-famiglia” continua, così, a svolgere un ruolo determinante, attraverso lo sviluppo di business paralleli, ma, comunque, parte del medesimo progetto unitario.
attività professionale di Enologo e Enotecnico in conclusione
Nel panorama vitivinicolo italiano, l’Enologo e/o l’Enotecnico svolgono un ruolo fondamentale, consentendo al settore di svilupparsi in maniera costante, a livello nazionale ed internazionale.
Proprio per questa ragione, per i Professionisti già affermati, oppure per quelli all’inizio del percorso professionale, conoscere la forma giuridica più adatta per organizzare la propria attività, potrebbe essere un valore aggiunto, per poter valorizzare, ulteriormente, il proprio operato.
Mario Fusani e Cristina Gandolfi
Estratto dall'articolo pubblicato su L'ENOLOGO ON LINE - la rivista ufficiale di Assoenologi
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