Accordi Transnazionali di Gruppo (TCA) “Ne parliamo con…” Mario Fusani e Carola Maini | ICC Italia
Nella rubrica di ICC Italia “Ne parliamo con…” gli avv.ti Mario Fusani e Carola Maini trattano degli Accordi Aziendali Transnazionali, elencando le parti coinvolte nella negoziazione, evidenziando la mancanza di un quadro normativo, introducendo le opportunità di tali accordi ed introducendo l'arbitrato internazionale come soluzione alle controversie.
L'Avv. Mario Fusani, Avvocato Giuslavorista e Cassazionista - Co-fondatore dello Studio GF Legal, l'Avv. Carola Maini, Avvocato Giuslavorista presso GF Legal, ed il Dott. Dario Campeotto, Funzionario sindacale della Fisascat-Cisl Nazionale, discuteranno di questo tema all’ICC Italia Live Webinar “Accordi Transnazionali di Gruppo (TCA): peculiarità e potenzialità” che si terrà online giovedì 16 novembre.
Iscriviti gratuitamente "Accordi Transnazionali di Gruppo (TCA): peculiarità e potenzialità" Giovedì 16 novembre 2023, orario 17:00 - 18:30
Rubrica “Ne parliamo con…” di ICC Italia
Cosa sono gli accordi transnazionali di gruppo?
I TCA sono specifici accordi progettati per affrontare questioni di interesse globale o europeo che coinvolgono una data impresa transazionale (multinazionale, gruppo di rilevanza comunitaria ecc..) ed i relativi lavoratori che operano in diversi territori, il cui ambito di applicazione si estende al territorio di più Stati membri, e non solo.
Oggetto di tali accordi possono essere tutti gli aspetti che possano avere una rilevanza generale e comune alle varie realtà nazionali in cui l’azienda opera, e nel rispetto della normativa anche nazionale, vigente, che vanno dall’espansione/contrazione aziendale, alla sicurezza sul lavoro, alla gestione delle risorse umane anche attraverso piani di welfare, ovvero regole sulle prestazioni in trasferta o di risoluzione delle controversie attraverso procedimenti di mediazione o altro.
La negoziazione degli Accordi Aziendali Transnazionali
Le parti negoziali, generalmente sono il management di queste grandi strutture aziendali e le Federazioni Sindacali Europee o Internazionali.
Il ruolo delle parti sociali europee, infatti, si rileva fondamentale soprattutto nella fase attuativa di tali accordi, fungendo da ponte con le organizzazioni sindacali nazionali, anche per l’informazione e la diffusione degli stessi a livello locale. Degna di nota, inoltre, è l’attività dei c.d. CAE, ossia dei Comitati Aziendali Europei, che hanno dato forte impulso alla finalizzazione di questo tipo di intese, benché gli stessi non costituiscano soggetti legittimati alla loro sottoscrizione, quindi in modo spontaneo e non regolato.
Le parti coinvolte danno avvio alla negoziazione, riconoscendo l’importanza di stabilire disposizioni comuni e linee-guida per affrontare specifichi aspetti di reciproco interesse.
Mancanza di un quadro normativo per i TCA
Allo Stato, mancano delle specifiche disposizioni normative, sia a livello internazionale sia a livello dell’UE. Di conseguenza, questi accordi si fondano sul principio della volontarietà, quindi, su un dialogo sociale intenzionale e autonomo.
Tuttavia, le potenzialità di simili accordi sono note sia alle istituzioni Europee sia a quelle Internazionali.
• Il Parlamento europeo, infatti, già nel 2013 ha adottato una risoluzione che approva la relazione intitolata “Contrattazione collettiva transfrontaliera e dialogo sociale transnazionale (2012/2292 (INI))” invitando la Commissione Europea a prendere in considerazione misure ad hoc per favorire lo sviluppo dei TCA.
• Anche a livello internazionale i TCA hanno destato interesse. L’ILO, infatti, ha condotto studi sul ruolo che i TCA possono svolgere nella governance sostenibile delle catene di approvvigionamento globali, affrontando il tema durante la Conferenza Internazionale sul Lavoro nel giugno 2016.
Ad oggi, purtroppo, nonostante da più parti sia sentita la necessità di un intervento normativo, anche se non “totalizzante”, nulla sembra essere in programmazione.
Da un lato, la mancanza di vincoli normativi ha permesso una maggiore sperimentazione dell’istituto, lasciando alle parti ampia autonomia, ma dall’altro lato, lascia irrisolte le criticità proprie di questi accordi.
Le maggiori incertezze si verificano in tema di individuazione e qualificazione delle parti negoziali, nonché di effettività e vincolatività di tali accordi.
Infatti, va considerata l’assenza di normative che diano criteri di rappresentatività alle oo.ss. sovrannazionali, e quindi, per dare efficacia agli accordi, sarà comunque necessaria una “ratifica” a livello territoriale.
Ciononostante, unanimemente i TCA rappresentano un nuovo modello di gestione delle relazioni industriali che porta con sé una serie di opportunità che varrebbe la pena approfondire per addivenire ad una concreta condivisione di valori e principi in un contesto come quello del mercato globale che potrebbe risultare evanescente.
Tali accordi, infatti, consentono di instaurare un dialogo strutturato ed un confronto di più ampia portata che parte dal basso e che consente di coordinare l’azione sindacale e le politiche societarie oltre l’ambito meramente nazionale/locale, sviluppando un substrato di trattamenti e visoni comuni che consenta di valorizzare tutte quelle azioni socialmente responsabili che possano anche prevenire e/o contrastare alcune forme di dumping sociale.
Estratto dall'articolo pubblicato su ICC Italia
Approfondisci il tema accedendo alla pubblicazione integrale, per i paragrafi "Opportunità" e "Ricorso all’arbitrato internazionale per la risoluzione delle controversie":
Questi temi verranno esposti giovedì 16 novembre all’ICC Italia Live Webinar “Accordi Transnazionali di Gruppo (TCA): peculiarità e potenzialità” dall’Avv. Mario Fusani, Avvocato Giuslavorista e Cassazionista - Co-fondatore GF Legal, ed Arbitro in dispute lavoristico-sindacali nazionali ed internazionali, che si occupa di relazioni sindacali e relativa negoziazione; dall’Avv. Carola Maini, Avvocato Giuslavorista presso GF Legal, esperta in diritto del lavoro e sindacale, relazioni industriali, mediatore civile e commerciale; e dal Dott. Dario Campeotto, Funzionario sindacale della Fisascat-Cisl Nazionale, per conto della quale ha seguito le attività e le relazioni internazionali nell’ambito delle relazioni sindacali.
L’obiettivo del webinar è di esaminare le potenzialità della contrattazione collettiva transazionale, in uno spazio giuridico sempre più internazionale e de-territorializzato, che travalica sempre più i confini del diritto nazionale.
L’esigenza di rivedere anche le relazioni industriali in chiave internazionale è certamente una necessità, così come costituisce una necessità definire nuove tutele per il lavoratori impiegati nelle imprese multinazionali e sperimentare nuovi modelli di risoluzione delle controversie internazionali, anche nell’ambito del diritto del lavoro.
L’arbitrato potrebbe costituire una valida opzione di cui discutere.
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