La prestazione di lavoro svolta nell’impresa familiare vitivinicola | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI
L' impresa familiare è un modello di attività economica, particolarmente diffuso nel settore agricolo e vitivinicolo, nella quale i parenti dell’imprenditore collaborano con quest’ultimo.
L’Avv. Mario Fusani ne approfondisce peculiarità, tipologia del rapporto di lavoro e lavoro subordinato dell’impresa familiare con focus sulle imprese familiari vitivinicole.
Rubrica "Diritto&Lavoro"
Rivista ufficiale di Assoenologi
Le peculiarità del settore vitivinicolo e dell’impresa familiare
Il settore agricolo costituisce, più di altri, un campo privilegiato per la nascita e lo sviluppo di imprese familiari.
In questo contesto il lavoro dei propri parenti risulta indispensabile e la gestione familiare è considerata sinonimo e garanzia di qualità.
In particolare il settore vitivinicolo è, per larga parte, composto da imprese a conduzione familiare che presentano forme societarie più o meno complesse.
Per fornire maggiori dettagli si prende in analisi il rapporto di lavoro contestualizzandolo alle imprese familiari.
Rapporto di lavoro nelle imprese familiari
L’art.230 bis del Codice Civile prevede l’impresa familiare e i parenti-lavoratori che prestano la propria attività all’interno di questa realtà.
Una delle più importanti informazioni, art. 230 bis c.c., riguarda la definizione di familiare stabilendone come tale: il coniuge, un parente fino al terzo grado (zio o nipote, figlio di fratello/sorella) o un affine sino al secondo (ad es. il cognato).
È, altresì, necessario che il legame di parentela persista durante tutta la durata del rapporto di lavoro; oltre a ciò i requisiti fondamentali sanciscono che l’attività lavorativa:
• venga svolta da parte di un familiare.
• dev’essere prestata in modo continuativo e non occasionale.
Prendendo in analisi il settore vitivinicolo, il lavoro del familiare può spesso essere considerato di natura occasionale e questo comporta soprattutto che il lavoro si intende prestato dal familiare a titolo gratuito.
C’è quindi una netta differenza rispetto allo schema dell’impresa familiare dove ai familiari che lavorano continuativamente spettano una serie di diritti di natura economica.
Tra le varie tipologie di rapporto di lavoro si presume sempre che si tratti di lavoro occasionale:
1. nell’ipotesi in cui la prestazione sia fornita da parte del familiare pensionato.
2. quando il parente che lavora nell’impresa familiare abbia un’occupazione full-time presso un diverso datore.
3. per gli altri familiari, quando il familiare non abbia lavorato per un numero di giorni superiore a 90 in un anno.
Estratto dall'articolo pubblicato su L'ENOLOGO ON LINE - la rivista ufficiale di Assoenologi
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