EMERGENZA CORONAVIRUS: L’IMPATTO NEL SETTORE AGRICOLO E VITI-VINICOLO | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi
L’emergenza Coronavirus ha coinvolto tutte le filiere produttive italiane, compresa quella agricola e viti-vinicola. L’impatto della pandemia ha, infatti, reso necessario l’intervento del Governo anche in materia agricola, al fine di tutelare aziende e lavoratori del settore.
Ai lavoratori del settore agricolo, il Decreto “Cura Italia” ha riconosciuto una specifica indennità per il mese di marzo pari a 600 euro per lavoratore. Tale indennità, che non concorre alla formazione del reddito e, quindi, non è tassata ai fini Irpef, spetta a tutti gli operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione e che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo.
PROVVEDIMENTI A FAVORE DELLE AZIENDE
Per le aziende è stata prevista la possibilità di ricorrere a speciali ammortizzatori sociali, utilizzando la specifica causale “COVID-19 Nazionale”. La novità più interessante riguarda l’opportunità, anche per le aziende del settore agricolo e della pesca, di accedere alla Cassa Integrazione in Deroga prevista dall’art. 22 del Decreto Cura Italia. La Cassa in deroga, infatti, costituisce l’unico ammortizzatore sociale per quelle aziende, di qualsiasi dimensione, che non possono accedere alla Cassa Integrazione Ordinaria né possono accedere al FIS (Fondo Integrazione Salariale). La richiesta della Cassa Integrazione in deroga va inoltrata alla Regione in cui a sede l’azienda, secondo le modalità previste dall’accordo quadro firmato dalla Regione stessa e dalle rappresentanze sindacali.
Il Governo, inoltre, per contrastare i danni diretti e indiretti derivanti dalla pandemia in corso e per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, ha istituito, con l’art. 78 del Decreto Cura Italia, un Fondo con una dotazione pari a 100 milioni di euro per il 2020, le cui modalità di distribuzione ed erogazione dovranno essere stabilite con apposito decreto del Mipaaf.
Sempre all’interno dell’art. 78 del Decreto, è stato prevista la possibilità di richiedere fino 70% degli anticipi dei contributi PAC a favore degli agricoltori, mentre la disciplina precedente prevedeva un anticipo massimo del 50% degli importi riconosciuti. Tale ultima possibilità deve essere letta anche alla luce dei recenti interventi UE che, su richiesta del Mipaaf, hanno posticipato il termine ultimo per richiedere l’anticipazione dei fondi PAC al 15.06.2020 ed hanno snellito il relativo iter burocratico, proprio per permettere al settore agricolo di reagire alla crisi in atto
NORME A FAVORE DEI LAVORATORI
Per i lavoratori del settore agricolo l’art. 32 del Decreto “Cura Italia” ha, inoltre, previsto una proroga del termine previsto per la richiesta della c.d. disoccupazione agricola per gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato nonché per le figure equiparate. L’indennità infatti spetta anche ai compartecipanti familiari, ai piccoli coloni e ai coltivatori diretti, purché abbiano integrato una determinata anzianità di iscrizione negli appositi elenchi, anche mediante versamenti volontari. Nello specifico, il termine finale per la presentazione delle domande è stato prorogato al 1.06.2020, mentre pristrumenti di sostegno al reddito o non sia in stato di disoccupazione o comunque non lavoratore. Il medesimo congedo è previsto anche per i genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni In quest’ultima ipotesi, tuttavia, il lavoratore non potrà accedere ad alcuna indennità e non avrà diritto alla contribuzione figurativa. Il limite dei 12 anni di età non si applica in riferimento ai figli disabili in situazione di gravità accertata ma era fissato al 31.03.2020. Gli importi previsti dalla disoccupazione agricola possono variare tra un minimo di € 993,21 ed un massimo di € 1.193,75 e vengono erogati direttamente dall’INPS secondo le modalità prescelte dal lavoratore.
Per permettere anche ai lavoratori del comparto agricolo di far fronte alla chiusura delle scuole, il Decreto Cura Italia ha, inoltre, previsto un congedo straordinario per genitori di figli minori e di figli disabili. Nello specifico, per i genitori con figli di età inferiore ai 12 anni è previsto un congedo straordinario fruibile a partire dal 5 marzo e per un massimo di 15 giorni. In questo caso al lavoratore verranno riconosciuti i contributi figurativi ed avrà diritto ad un’indennità pari al 50% della retribuzione. È necessario, però, che l’altro genitore non risulti beneficiario di strumenti di sostegno al reddito o non sia in stato di disoccupazione o comunque non lavoratore. Il medesimo congedo è previsto anche per i genitori con figli di età compresa tra i 12 e i 16 anni.
In quest’ultima ipotesi, tuttavia, il lavoratore non potrà accedere ad alcuna indennità e non avrà diritto alla contribuzione figurativa. Il limite dei 12 anni di età non si applica in riferimento ai figli disabili in situazione di gravità accertata ai sensi dell’articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, iscritti a scuole di ogni ordine e grado o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale
AGRICOLTURA VOLANO DELL'ECONOMIA
Data l’importanza delle misure attuate dal Governo, appare evidente come il settore agricolo venga considerato fondamentale non solo per fronteggiare la crisi in corso, ma anche e soprattutto per permettere una rapida ed efficace ripresa al paese intero. Da sempre, infatti, il settore agricolo, è stato, e tornerà ad essere, il volano dell’economia in Italia e all’Estero
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