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LICENZIAMENTO COLLETTIVO LIMITATO AD UNA UNITA' PRODUTTIVA | DIRITTO.IT

10/02/2021
 

LICENZIAMENTO COLLETTIVO LIMITATO AD  UNA UNITA' PRODUTTIVA | DIRITTO.IT

il datore di lavoro deve dimostrare che ricorrano oggettive esigenze tecnico-produttive ed organizzative che giustifichino l'avvio della procedura di licenziamento collettivo. 

In tema di licenziamento collettivo circoscritto ad un’unica unità produttiva è intervenuta nuovamente la Corte di Cassazione, con due recenti ordinanze, una del 17 settembre 2020 n. 19416 ed una successiva del 09 ottobre 2020, n. 21886.

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LICENZIAMENTO COLLETTIVO: PROCEDURA E CRITERI DI SCELTA PER L'AZIENDA | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

10/12/2021

LICENZIAMENTO COLLETTIVO: PROCEDURA E CRITERI DI SCELTA PER L'AZIENDA| L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

L’imprenditore di poter procedere a licenziamenti collettivi, è chiamato a seguire una precisa ed inderogabile procedura.

Fondamentali i criteri di scelta delle risorse umane da esonerare dall’azienda, pena l’illegittimità dei licenziamenti collettivi con possibili contestazioni.

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LICENZIAMENTO INDIVIDUALE: ELEMENTI E SANZIONI PER L'AZIENDA | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

09/11/2021

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE: ELEMENTI E SANZIONI PER L'AZIENDA| L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

il “blocco dei licenziamenti” ha vietato la risoluzione dei rapporti di lavoro, individuali e collettivi, per giustificato motivo oggettivo. rimangono in vigore le regole che disciplinano la materia dei licenziamenti individuali. 

Giunti alla scadenza del c.d. "blocco dei licenziamenti", introdotto per far fronte all'emergenza epidemiologica, offriamo una panoramica sulla distinzione tra giustificato motivo soggettivo ed oggettivo, sugli elementi essenziali per avviare la procedura di licenziamento e le sanzioni per le aziende in caso di illegittimità.

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Licenziamento per giustificato motivo oggettivo insussistente

Sentenza n.125/2022 della Corte Costituzionale

Con la sentenza n. 125/2022, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 18, settimo comma, secondo periodo, della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento), come modificato dall’art. 1, comma 42, lettera b), della legge 28 giugno 2012, n. 92 (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita), limitatamente alla parola “manifesta”.

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MISURE PER LE AZIENDE NEL DECRETO AGOSTO: CASSA INTEGRAZIONE, LICENZIAMENTI, CONTRATTI, ASSEMBLEE SOCIETARIE E WELFARE AZIENDALE

Per far fronte alla crisi economica dovuta all’emergenza da Covid-19, il Governo ha emanato ulteriori misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia con il Decreto Legge n.104, pubblicato nella GU n. 203 del 14/08/2020, c.d. Decreto Agosto, in vigore dal 15 agosto 2020.

Tra le misure previste nel Decreto Agosto, il prolungamento della cassa integrazione e del divieto di licenziamento, agevolazioni in caso di stipula e trasformazione di contratti a tempo indeterminato, benefici per le aziende in merito al welfare aziendale. Confermate anche le modalità semplificate di svolgimento delle assemblee di società.

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Nuovi incentivi per le famiglie: Family Act

Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia - FAMILY ACT

Il 12 maggio 2022 è entrato in vigore il c.d. “Family Act”, la Legge 7 aprile 2022 n. 32, recante le “Deleghe al Governo per il sostegno e la valorizzazione della famiglia”.

Il Family Act si inserisce in un contesto di riforma delle politiche familiari, delle pari opportunità per le donne e per gli uomini, dei congedi parentali e delle nuove prospettive economiche e finanziarie per i giovani, costituendo, in tal modo, uno degli interventi normativi più importanti del 2022.
Difatti, la riforma è volta ad offrire un valido e concreto sostegno sia per i lavoratori, i quali, attraverso tali misure potranno ambire ad una migliore conciliazione tra la vita professionale e la vita privata, sia per i datori di lavoro che potranno ricevere incentivi in caso di applicazione delle modalità di lavoro flessibili nei confronti dei loro dipendenti.

In questo articolo si riportano le misure adottate in ambito lavoristico e nel mondo imprenditoriale.

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ORDINE ILLEGITTIMO. E' RESPONSABILE ANCHE IL LAVORATORE CHE LO ESEGUE

Luglio Agosto 2019
 
Rubrica "Diritto&Lavoro"

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Rivista ufficiale di Assoenologi

ORDINE ILLEGITTIMO

E' RESPONSABILE ANCHE IL LAVORATORE CHE LO ESEGUE

Un lavoratore può rifiutarsi di eseguire un c.d. ordine illecito/illegittimo? Non solo il lavoratore può, ma deve!

È quanto affermato, e confermato, dalla Giurisprudenza, sia di merito che di legittimità.

Come noto, tra i doveri del lavoratore si annovera quello di obbedienza, ossia di esecuzione delle direttive, così come impartite dal datore di lavoro.
Tuttavia, non ogni ordine deve essere “ciecamente” eseguito, così come non ogni ordine può essere arbitrariamente disatteso.
Il lavoratore è legittimato a non seguire quegli ordini illeciti e contrari alle norme ed ai principi del nostro ordinamento che possano comportare una responsabilità penale dell’esecutore.

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PRIVACY: AGGIORNAMENTO DEL GARANTE SUI TRATTAMENTI DEI DATI DEI DIPENDENTI

Il Garante della Privacy, con provvedimento n. 146 del 5 giugno 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 luglio, ha aggiornato e definito le modalità per il trattamento di categorie particolari di dati personali.

L’Autorità preposta al rispetto del corretto trattamento dei dati, quindi, alla luce del Regolamento Europeo n. 679/2016/UE (noto con l’acronimo GDPR), ha completato la procedura di revisione delle 9 autorizzazioni generali rilasciate nel 2016 in vigenza del D. Lgs. n. 196/2003 (cd. “Codice Privacy”). 
Il provvedimento n. 146/2019, che di fatto sostituisce il n. 1/2016, indica gli obblighi che devono, e dovranno, essere rispettati da soggetti, pubblici e privati, in diversi settori, per poter trattare particolari categorie di dati personali, come quelli legati alla salute, alle opinioni politiche, all’etnia, all’orientamento sessuale (ossia quelli che nella precedente normativa era individuati come “dati sensibili”).

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PROROGATO AL 15 OTTOBRE 2020 LO STATO DI EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19. TRA LE MISURE PREVISTO LO SMART WORKING

Il Decreto Legge con la proroga, dal 31 luglio al 15 ottobre 2020, dello stato di emergenza nazionale, prevede l’estensione delle disposizioni di cui ai decreti legge nn. 19 e 33 del 2020 che consentono di adottare specifiche misure di contenimento dell’epidemia.

Il testo prevede il prolungamento dei termini di alcune specifiche misure, tra cui anche lo smart working, che, diversamente, avrebbero perso efficacia.

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RAPPORTO DI LAVORO AGRICOLO | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

15/01/2021

rapporto di lavoro agricolo | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

le FIGURE PROFESSIONALI, IL CONTRATTO DI LAVORO E L'ASSUNZIONE CONGIUNTA IN AGRICOLTURA.

Molteplici sono le figure professionali in agricoltura tanto da spingere il legislatore a dedicare una disciplina specifica per favorire lo sviluppo di un settore che sicuramente può essere considerato fondamentale e strategico per il nostro paese.

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RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE E DIVIETO DI LICENZIAMENTO: RISOLUZIONE CONSENSUALE CON ACCORDO SINDACALE, L'ECCEZIONE NEL DL AGOSTO | DIRITTO24

07/09/2020

RIORGANIZZAZIONE aziendale e divieto di licenziamento: RISOLUZIONE CONSENSUALE CON ACCORDO SINDACALE, L'ECCEZIONE NEL DL AGOSTO | DIRITTO24

IL DECRETO LEGGE N.104 DEL 14 AGOSTO 2020 INTERVIENE IN MATERIA DI LICENZIALMENTI. Qualche prima osservazione sulle ultime novità legislative SUL TEMA con riferimento al licenziamento in presenza di accordo collettivo aziendale.

Con l'emergenza epidemiologica da Covid-19 alcune aziende si troveranno costrette ad affrontare un importante fase di cambiamento e a riorganizzare il personale con la speranza di riuscire a tenere in vita la propria impresa.

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Salario minimo in Italia

Il salario minimo IN ITALIA, la normativa ue, costi e beneficiari

L’espressione “salario minimo legale” indica la soglia numerica stabilita per legge al di sotto della quale non è consentito fissare la retribuzione del lavoratore.
Nonostante il salario minimo legale sia previsto in 21 Paesi dell’Unione Europea su 27, tra questi non figura l’Italia dove, in realtà, il dibattito sulla sua introduzione è ancora aperto.


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Smart Working in Italia: utilizzo e prospettive future dal 1 settembre 2022

LO STATO DI ATTUAZIONE DELLO SMART WORKING IN ITALIA

La legge che regolamenta lo smart working in Italia è entrata in vigore il 14 luglio 2017 introducendo una nuova modalità di svolgimento dell’attività lavorativa fondata sulla flessibilità e l’autonomia degli spazi in cui lavorare, spesso legata al raggiungimento dei risultati fissati dal datore di lavoro.

Nonostante l’iniziale limitato utilizzo di tale strumento, esso si è rivelato essenziale per contrastare la diffusione della pandemia da Covid-19: quasi la totalità delle aziende italiane hanno adottato lo smart working per poter continuare a lavorare in sicurezza.

Durante il periodo emergenziale, infatti, sono stati emanati numerosi provvedimenti che hanno individuato in questa modalità una possibile soluzione per contrastare la diffusione del contagio. In particolare è stata prevista una forma di accesso allo smart working c.d. “semplificata”.

Tale procedura semplificata, con la proroga del 21 settembre 2022 ad opera della conversione del c.d. Decreto Aiuti bis, resterà in vigore fino al 31 dicembre 2022, data a decorrere dalla quale, salvo ulteriori interventi, occorrerà necessariamente applicare la disciplina ordinaria e provvedere alla stipula di un contratto scritto.

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SMART WORKING, OPPORTUNITA' O DIRITTO? GLI EFFETTI DELLA NORMATIVA ALLA LUCE DELLE RECENTI SENTENZE SULLA COMPATIBILITA' DEL LAVORO AGILE | IL SOLE 24ORE

15/07/2020

SMART WORKING, OPPORTUNITA' O DIRITTO? GLI EFFETTI DELLA NORMATIVA ALLA LUCE DELLE RECENTI SENTENZE SULLA COMPATIBILITA' DEL LAVORO AGILE | IL SOLE 24ORE 

DAL DECRETO "CORONAVIRUS" AL DECRETO "RILANCIO". L'EVOLUZIONE NORMATIVA E LE RECENTI SENTENZE SUL diritto di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, a condizione che ci sia compatibilità con le caratteristiche e l'effettiva possibilità di svolgimento della prestazione lavorativa da parte del lavoratore.

Con l'emergenza Covid19, il Governo, ha contribuito alla diffusione dello smart working in Italia invitando le aziende all'utilizzo di questo strumento di lavoro.
Al di là dei molti modi con cui può essere declinata la modalità di lavoro agile e delle molte implicazioni, anche di carattere sociale, è possibile iniziare a trasse quale primo bilancio dell'utilizzo di tale strumento con riferimento a quattro recenti pronunce di alcuni tribunali italiani.

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STARTUP DEL VINO: UN NUOVO SVILUPPO DI BUSINESS | L'ENOLOGO

16/03/2020

STARTUP DEL VINO: UN NUOVO SVILUPPO DI BUSINESS | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

La c.d. wine economycostituisce un terreno sempre più fertile per la nascita di nuove StarpUp.Le StartUp innovative nel settore viticolo-enologicosono, infatti, moltissime: da quelle che sfruttano le opportunità dell’e-commerce per la vendita di vino on-line, a quelle che offrono servizi di gestione delle cantine

Creatività e innovazione, da sole, non bastano per il successo di una StartUp, è necessaria una pianificazione e organizzazione aziendale“su misura” che ne consolidi la struttura e ne permetta la crescita.

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STUDIO LEGALE SPECIALIZZATO IN ARBITRATO LAVORO - APPROFONDIMENTI ED EVENTI A CURA DI GF LEGAL

LA GIUSTA STRATEGIA aziendale NELLE FASI DI GESTIONE E RIORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE: definire preventivamente di devolvere in Arbitrato un futuro contenzioso di lavoro permette, a tutte le parti coinvolte, di evitare contenziosi giudiziari.

Tempi certi e più rapidi rispetto al normale iter giudiziario, elevata competenza dei giudici arbitrali sul tema della lite, maggiore riservatezza che talune questioni meritano, e costi chiari e predeterminati sono le principali peculiarità dello strumento arbitrale che soddisfa le esigenze sia di imprenditori e aziende, che dei lavoratori in particolar modo nelle fasi dei riorganizzazione aziende anche in presenza di licenziamenti collettivi.

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TUTELE E DIRITTI PER IL MONDO RIDER. MA L'ESPERTO LANCIA L'ALLARME: "TROPPE INCERTEZZE DA RISOLVERE"

09/09/2019

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TUTELE E DIRITTI PER IL MONDO RIDER. MA L'ESPERTO LANCIA L'ALLARME: "TROPPE INCERTEZZe DA RISOLVERE"

Leggiregionali, iniziative dei Comuni (Bologna e Milano per esempio), sentenze dei tribunali, accordi sindacali e finalmente un recentissimo decreto legge.
Al centro l'universo dei lavoratori digitali, fra cui rientra la cetegoria simbolo dei rider, che reclama un quadro di regole uniformi per uscire da un vuoto normativo - o quantomeno da una giungla - in tema di retribuzione minima, indennità speciali, tutele assistenziali e previdenziali. Che alla fine significa: evitare lo sfruttamento.
Secondo l'avvocato Mario Fusani, parnter dello studio legale GF Legal, c'è appunto una pirma esigenza di fondo: "Ai rider e più in generale ai lavoratori digitali servono regole chiare".

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