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FILIERA DEL VINO. TRA DIFFICOLTA’ ED OPPORTUNITA’ | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

15/12/2020

filiera del vino. tra difficolta' ed opportunita' | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

NUOVE MISURE RESTRITTIVE E NUOVI INTERVENTI A FAVORE DELLA FILIERA VITI-VINICOLA.

Il DPCM del 24.10.2020 ha disposto limitazioni di orario allo svolgimento delle attività di ristorazione, fra cui bar, pub e ristoranti. Il successivo DPCM del 3 novembre ha previsto, in determinate regioni, c.d. “aree rosse” e “aree arancioni”, la chiusura totale dei servizi di ristorazione.

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FONDO NUOVE COMPETENZE. IL PUNTO PRIMA DELLA SCADENZA DEL 30 GIUGNO 2021 | IL SOLE 24ORE

04/05/2021

FONDO NUOVE COMPETENZE. IL PUNTO PRIMA DELLA SCADENZA DEL 30 GIUGNO 2021 | IL SOLE 24ORE 

ANPAL COMUNICA ESAURIMENTO DELLE RISORSE PRIMA DELLA SCADENZA, MA GIA’ PREVISTO IL RIFINANZIAMENTO NEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA.

Una importante opportunità è data dal FNC che, in questo specifico momento storico, offre alle aziende la possibilità di aumentare la competitività nonché una possibile alternativa al licenziamento con un’attività di riqualificazione delle risorse umane e la ricollocazione dei lavoratori.

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I CONTRATTI COLLETTIVI PIRATA. RAPPORTI DI LAVORO E LOGISTICA

31/10/2019

i contratti collettivi pirata

IL RICORSO A CCNL, POCO O PER NULLA RAPPRESENTATIVI, PUO' COMPORTARE IL DIFfONDERSI DI PROCESSI DI DUMPING CONTRATTUALE CON INEVITABILI RIPERCUSSIONI SU TUTTI I SOGGETTI - AVV. MARIO FUSANI.

Un effetto distorsivo sulla libera concorrenza, un palese contrasto con il dettato costituzionale, una prassi al di là delle regole ma che di regole si ammanta. Non a caso vengono definiti “contratti pirata”

Un tema molto delicato che investe il mondo della Logistica al pari di altri settori strategici per l’economia nazionale, è quello dei c.d. “Contratti Collettivi Pirata”.Vale a dire i contratti di lavoro firmati da sigle sindacali sconosciute e non rappresentative, a differenza dei CCNL considerati validi poiché firmati da organizzazioni sindacali datoriali e dei lavoratori rappresentative a livello nazionale.

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IL DISTACCO TRANSNAZIONALE DOPO L’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA UE 2018/957 PER IL TRASPORTO SU STRADA | IL GIORNALE DELLA LOGISTICA

09/10/2020

IL DISTACCO TRANSNAZIONALE DOPO L'ATTTUAZIONE DELLA DIRETTIVA UE 2018/957 PER IL TRASPORTO SU STRADA | IL GIORNALE DELLA LOGISTICA

Direttiva UE 2018/957

A causa dell’elevato grado di mobilità, che caratterizza il lavoro nel settore del trasporto internazionale su strada, l’attuazione della direttiva in tale settore solleva particolari problematiche e difficoltà di natura giuridica.

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IL PATTO DI NON CONCORRENZA: DEFINIZIONE, CORRISPETTIVO, DURATA E TERRITORIO | L'ENOLOGO rivista ufficiale di Assoenologi

17/02/2020

il patto di non concorrenza: definizione, corrispettivo, durata e territorio | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

L’imprenditore, per tutelare l’attività della propria azienda, può stipulare volontariamente e d'accordo con il lavoratore dipendente un patto di non concorrenza dopo la cessazione del rapporto di lavoro

Il c.d. patto di non concorrenza è un patto a prestazioni corrispettive e a titolo oneroso, che pur non essendo obbligatorio, serve a datore di lavoro e lavoratore a regolamentare volontariamente e d'accordo tra loro, l'attività del prestatore dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
Nell’ambito enologico, il patto di non concorrenza, è un tema di particolare interesse viste le peculiarità che spesso caratterizzano i profili professionali del settore, come ad esempio l'enologo, implicando la necessità di salvaguardare l’imprenditore da qualsiasi migrazione verso imprese concorrenti.

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IMPRESA FAMILIARE AGRICOLA: ASPETTI GIUSLAVORISTICI | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

13/11/2020

impresa familiare: aspetti giuslavoristici | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

Il sistema produttivo italiano, e al suo interno anche quello vitivinicolo, come noto, è caratterizzato dalla presenza di un numero elevato di imprese di piccole e medie dimensioni, tra cui quelle a gestione familiare. Il rapporto del familiare che presta la sua opera nella famiglia e nella stessa impresa è disciplinato dall’art. 230 bis del codice civile.

In Italia circa il 90% delle imprese sono di tipo familiare e si tratta di imprese in cui la famiglia è profondamente coinvolta nell’attività d’impresa: nel 26% dei casi i familiari ricoprono ruoli manageriali; nel 45% dei casi curano gli aspetti produttivi; nel 55% dei casi si occupano degli aspetti commerciali; e in cui l’imprenditore si occupa prevalentemente della gestione nel 70% dei casi; cura gli aspetti produttivi nel 27%; cura gli aspetti commerciali nel 35%.

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IMPRESA FAMILIARE. DALLA COSTITUZIONE AL PASSAGGIO GENERAZIONALE | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

20/09/2021

IMPRESA FAMILIARE. DALLA COSTITUZIONE AL PASSAGGIO GENERAZIONALE | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

PER IMPRESA DI FAMIGLIA SI INTENDE una società in cui i familiari dell’imprenditore collaborano nello svolgimento dell’attività aziendale. 

Prima dell’introduzione dell’impresa familiare, di cui all’articolo 230 bis del Codice Civile, l’apporto di lavoro dei familiari nell’impresa veniva considerato a titolo gratuito, consentendo notevoli abusi.

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IMPUGNABILITA' DEL VERBALE DI CONCILIAZIONE PER VIZIO DEL CONSENSO. UNA NUOVA LUCE SULL'ARBTIRATO LAVORO

Settembre 2019
 
Rubrica "Diritto&Lavoro"

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Rivista ufficiale di Assoenologi

IMPUGNABILITA' DEL VERBALE DI CONCILIAZIONE PER VIZIO DEL CONSENSO

una nuova luce sull'arbitrato lavoro

I rapporti di lavoro, anche nel mondo vitivinicolo, possono attraversare c.d. momenti patologici che possono essere superati dalle parti attraverso la stipula di accordi.
Affinché tali accordi possano essere definitivi e non siano più oggetto di ripensamento da parte sia del lavoratore che dell’azienda, gli stessi devono essere sottoscritti in una delle c.d. sedi protette che la legge fissa all’articolo 2113 c.c. ossia dinnanzi: al Giudice del Lavoro, alle apposite Commissioni di Conciliazione istituite presso l’ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro già DTL), in sede sindacale oppure ad un Collegio di conciliazione ed arbitrato irrituale.

Un accordo reso solo fra gli interessati, invece, potrà essere impugnato entro 6 mesi dalla sottoscrizione (se almeno è stato fatto per iscritto) e risulterà mancante, quindi, di quel carattere di definitività che garantisce la certezza dei rapporti tra le parti.
In ogni caso, affinché tale effetto di definitività possa prodursi dovranno essere rispettati i requisiti di validità ed i presupposti previsti dalla legge.

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IN AFFIANCAMENTO PER FAVORIRE RICAMBIO E INNOVAZIONE | ITALIAOGGI

02/03/2020

IN AFFIANCAMENTO PER FAVORIRE RICAMBIO E INNOVAZIONE | ITALIAOGGI

IL CONTRATTO INTRODOTTO DALLA LEGGE 205/2017.

Uno strumento per favorire il cambio generazionale e apportare innovazione nel mondo delle aziende agricole. Con questi obiettivi è stato introdotto il contratto di affiancamento: per il triennio 2018-2020, per i giovani di età compre­ sa tra i 18 e i 40 anni in possesso di determinati requisiti, è possibile sotto­scrivere il contratto di affiancamento, da stipularsi con imprenditori agricoli o coltivatori diretti, di età superiore a 65 anni opensionati.

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L’ORARIO DI LAVORO E LE PAUSE NEI LUOGHI DI LAVORO PER CHI OPERA NEL SETTORE DELLA LOGISTICA | IL GIORNALE DELLA LOGISTICA

01/05/2020

L’ORARIO DI LAVORO E LE PAUSE NEI LUOGHI DI LAVORO PER CHI OPERA NEL SETTORE DELLA LOGISTICA | IL GIORNALE DELLA LOGISTICA

Le pause nei luoghi di lavoro. L’analisi da un punto di vista generale con un focus sul regime delle pause nell’ambito del settore della logistica.

Sta facendo molto discutere in Spagna, e inevitabilmente anche in altri paesi dell’Unione Europea, una recente sentenza della sezione sociale dell’alto tribunale dell’Audiencia Nacional, che ha rigettato il ricorso presentato dal Sindacato Comisiones Obreras, in relazione al meccanismo di registrazione oraria di una società operante nel settore dell’Energia

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LA SVOLTA DELLO SMART WORKING | AFFARI E FINANZA - LA REPUBBLICA

03/02/2020

LA SVOLTA DELLO SMART WORKING | AFFARI E FINANZA - LA REPUBBLICA

Mario Fusani (GF Legal): "QUESTA INNOVAZIONE OTTIMIZZA IL RAPPORTO UOMO-TEMPO: PIù SODDISFAZIONE E PERFORMANCE, UNA SORTA DI NUOVO WELFARE"

Si tratta di un passaggio epocale nel mondo del lavoro, lo smart working - o lavoro agile - se utilizzato nel modo giusto, può davvero rappresentare in prospettiva il nuovo welfare aziendale.

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LAVORATORI E AZIENDE DEL TRASPOSTO SU STRADA | IL GIORNALE DELLA LOGISTICA

15/09/2021

LAVORATORI E AZIENDE DEL TRASPOSTO SU STRADA | IL GIORNALE DELLA LOGISTICA

"DOCUMENTO RAPPORTO DI LAVORO" TRA I DOCUMENTI DA PRESENTARE IN CASO DI CONTROLLO PER Dimostrare la REGOLARITA' DEI RAPPORTI DI LAVORO PER COLORO CHE GUIDANO MEZZI DI TRASPORTO.

Durante la guida, di qualsiasi veicolo destinato al trasporto di cose per conto di terzi, i conducenti devono recare con sé tutta la documentazione idonea a dimostrare il titolo in base al quale prestano servizio presso l'impresa di trasporto.

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LEGGE DI BILANCIO 2021 - SETTORE AGROALIMENTARE | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

15/03/2021

LEGGE DI BILANCIO 2021 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE E VITIVINICOLO | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

le MISURE a favore delle imprese italiane per lo sviluppo dell'e-commerce e per la gestione dei rapporti di lavoro.

Tra gli ultimi interventi legislativi del 2020 Legge n.172/2020, nota anche come “Legge di Bilancio”, la quale ha previsto particolari misure a favore delle imprese italiane, con importanti novità soprattutto per le imprese del settore agroalimentare.

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LICENZIAMENTO COLLETTIVO LIMITATO AD UNA UNITA' PRODUTTIVA | DIRITTO.IT

10/02/2021
 

LICENZIAMENTO COLLETTIVO LIMITATO AD  UNA UNITA' PRODUTTIVA | DIRITTO.IT

il datore di lavoro deve dimostrare che ricorrano oggettive esigenze tecnico-produttive ed organizzative che giustifichino l'avvio della procedura di licenziamento collettivo. 

In tema di licenziamento collettivo circoscritto ad un’unica unità produttiva è intervenuta nuovamente la Corte di Cassazione, con due recenti ordinanze, una del 17 settembre 2020 n. 19416 ed una successiva del 09 ottobre 2020, n. 21886.

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LICENZIAMENTO COLLETTIVO: PROCEDURA E CRITERI DI SCELTA PER L'AZIENDA | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

10/12/2021

LICENZIAMENTO COLLETTIVO: PROCEDURA E CRITERI DI SCELTA PER L'AZIENDA| L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

L’imprenditore di poter procedere a licenziamenti collettivi, è chiamato a seguire una precisa ed inderogabile procedura.

Fondamentali i criteri di scelta delle risorse umane da esonerare dall’azienda, pena l’illegittimità dei licenziamenti collettivi con possibili contestazioni.

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LICENZIAMENTO INDIVIDUALE: ELEMENTI E SANZIONI PER L'AZIENDA | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

09/11/2021

LICENZIAMENTO INDIVIDUALE: ELEMENTI E SANZIONI PER L'AZIENDA| L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

il “blocco dei licenziamenti” ha vietato la risoluzione dei rapporti di lavoro, individuali e collettivi, per giustificato motivo oggettivo. rimangono in vigore le regole che disciplinano la materia dei licenziamenti individuali. 

Giunti alla scadenza del c.d. "blocco dei licenziamenti", introdotto per far fronte all'emergenza epidemiologica, offriamo una panoramica sulla distinzione tra giustificato motivo soggettivo ed oggettivo, sugli elementi essenziali per avviare la procedura di licenziamento e le sanzioni per le aziende in caso di illegittimità.

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MISURE PER LE AZIENDE NEL DECRETO AGOSTO: CASSA INTEGRAZIONE, LICENZIAMENTI, CONTRATTI, ASSEMBLEE SOCIETARIE E WELFARE AZIENDALE

Per far fronte alla crisi economica dovuta all’emergenza da Covid-19, il Governo ha emanato ulteriori misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia con il Decreto Legge n.104, pubblicato nella GU n. 203 del 14/08/2020, c.d. Decreto Agosto, in vigore dal 15 agosto 2020.

Tra le misure previste nel Decreto Agosto, il prolungamento della cassa integrazione e del divieto di licenziamento, agevolazioni in caso di stipula e trasformazione di contratti a tempo indeterminato, benefici per le aziende in merito al welfare aziendale. Confermate anche le modalità semplificate di svolgimento delle assemblee di società.

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ORDINE ILLEGITTIMO. E' RESPONSABILE ANCHE IL LAVORATORE CHE LO ESEGUE

Luglio Agosto 2019
 
Rubrica "Diritto&Lavoro"

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Rivista ufficiale di Assoenologi

ORDINE ILLEGITTIMO

E' RESPONSABILE ANCHE IL LAVORATORE CHE LO ESEGUE

Un lavoratore può rifiutarsi di eseguire un c.d. ordine illecito/illegittimo? Non solo il lavoratore può, ma deve!

È quanto affermato, e confermato, dalla Giurisprudenza, sia di merito che di legittimità.

Come noto, tra i doveri del lavoratore si annovera quello di obbedienza, ossia di esecuzione delle direttive, così come impartite dal datore di lavoro.
Tuttavia, non ogni ordine deve essere “ciecamente” eseguito, così come non ogni ordine può essere arbitrariamente disatteso.
Il lavoratore è legittimato a non seguire quegli ordini illeciti e contrari alle norme ed ai principi del nostro ordinamento che possano comportare una responsabilità penale dell’esecutore.

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PRIVACY: AGGIORNAMENTO DEL GARANTE SUI TRATTAMENTI DEI DATI DEI DIPENDENTI

Il Garante della Privacy, con provvedimento n. 146 del 5 giugno 2019, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 29 luglio, ha aggiornato e definito le modalità per il trattamento di categorie particolari di dati personali.

L’Autorità preposta al rispetto del corretto trattamento dei dati, quindi, alla luce del Regolamento Europeo n. 679/2016/UE (noto con l’acronimo GDPR), ha completato la procedura di revisione delle 9 autorizzazioni generali rilasciate nel 2016 in vigenza del D. Lgs. n. 196/2003 (cd. “Codice Privacy”). 
Il provvedimento n. 146/2019, che di fatto sostituisce il n. 1/2016, indica gli obblighi che devono, e dovranno, essere rispettati da soggetti, pubblici e privati, in diversi settori, per poter trattare particolari categorie di dati personali, come quelli legati alla salute, alle opinioni politiche, all’etnia, all’orientamento sessuale (ossia quelli che nella precedente normativa era individuati come “dati sensibili”).

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PROROGATO AL 15 OTTOBRE 2020 LO STATO DI EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19. TRA LE MISURE PREVISTO LO SMART WORKING

Il Decreto Legge con la proroga, dal 31 luglio al 15 ottobre 2020, dello stato di emergenza nazionale, prevede l’estensione delle disposizioni di cui ai decreti legge nn. 19 e 33 del 2020 che consentono di adottare specifiche misure di contenimento dell’epidemia.

Il testo prevede il prolungamento dei termini di alcune specifiche misure, tra cui anche lo smart working, che, diversamente, avrebbero perso efficacia.

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