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"LA RESPONSABILITÀ DEL PRODUTTORE E LA TUTELA DEL CONSUMATORE NELL’AMBITO DEL SETTORE ENOLOGICO ANCHE CON RIFERIMENTO ALLE INERENTI QUESTIONI GIUSLAVORISTICHE"

WEBINAR

26 FEBBRAIO 2020

"La responsabilità del Produttore e la tutela del Consumatore nell'ambito del settore Enologico
anche con riferimento alle inerenti questioni giuslavoristiche"

Mercoledì 26 febbraio 2020
 h. 15.30-17.00

Organizzato da: ASSOENOLOGI-Associazione Enologi Enotecnici·Italiani

 

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Caporalato: la deriva di strumenti leciti utilizzati illecitamente | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

Dicembre 2022
 

IL REATO DI CAPORALATO E la deriva di strumenti leciti utilizzati illecitamente | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

Nell’immaginario il “caporale”, di norma alle prime luci dell’alba, si reca nelle periferie delle grandi aree urbane o in angoli poco frequentati di città e paesi per “reclutare” manodopera giornaliera da condurre al lavoro (nei campi, nei cantieri o in laboratori).

Il caporalato nel tempo si è “evoluto” divenendo una più diffusa e capillare forma di grave sfruttamento del lavoro, concretizzandosi in un fenomeno tipico non solo di un contesto agricolo, ma anche di quello industriale e commerciale.
In altre parole, il fenomeno del caporalato non è nient’altro che una delle declinazioni dell’intermediazione di manodopera poste in essere in violazione della legge, in condizioni di sfruttamento ed approfittamento dello stato di bisogno.

Quindi, per capire il nuovo reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, di cui al nostro precedente contributo, analizzeremo le fattispecie della somministrazione di manodopera e dell’appalto.

Nel nostro precedente intervento, numero novembre 2023, abbiamo affrontato gli aspetti del reato di caporalato e della confisca.


Rubrica "Diritto&Lavoro"
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CONSORZI AGRARI: LE NOVITA' DAL PUNTO DI VISTA GIUSLAVORISTICO

Marzo 2019
 
CONSORZI AGRARI: LE NOVITA' DAL PUNTO DI VISTA GIUSLAVORISTICO
 
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CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

15/09/2020

I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO COME RIVISTI DAL DECRETO LEGGE 104 DEL 2020 “C.D. DECRETO AGOSTO” | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

Anche per il settore enologico molteplici le norme da tenere in considerazione per una corretta gestione e riorganizzazione dei rapporti di lavoro nella fase post covid-19.

Le modifiche alle norme che definiscono la disciplina dei contratti a tempo determinato sembrano non avere mai fine.
Il Decreto n. 104 del 2020 (c.d. “decreto agosto”), in vigore dal 15 agosto, infatti, ha introdotto altre novità in fatto di contratti a tempo determinato, una materia, che sembra non conoscere limiti al numero di interventi legislativi di cui è stata interessata negli ultimi anni.

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CONTRATTO DI RETE NEL SETTORE AGRICOLO | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

30/06/2021

contratto di rete NEL SETTORE AGRICOLO | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

La costituzione di una rete d’imprese aumenta la competitivita' ANCHE NEL SETTORE DELLE IMPRESE AGRICOLE.

Il contratto di rete è sempre stato considerato un valido strumento per aumentare la competività delle imprese agricole tanto che sono previste regole di costituzione, specifiche per il settore, ancora più semplificate (Art.1-bis c.3 del DL 91/2014, convertito nella L.116/2014). 

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COOPERATIVE SOCIALI E LAVORATORI DISABILI E SVANTAGGIATI NEL SETTORE VITIVINICOLO

Gennaio - Febbraio 2019
 
Rubrica "Diritto&Lavoro" 
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COOPERATIVE SOCIALI E LAVORATORI DISABILI E SVANTAGGIATI

Anche nel settore vitivinicolo e in particolare per chi opera mediante Cooperative Sociali, sono previsti alcuni meccanismi per l’inserimento lavorativo di persone disabili.
Prima di esaminare la disciplina specifica è utile brevemente riepilogare, da un punto di vista generale alcuni dei tratti principali della normativa in materia.
Infatti, dal gennaio 2018 le aziende che occupano da 15 a 35 dipendenti dovranno aver assunto un disabile entro i successivi 60 giorni non essendoci più il vincolo legato ad una nuova assunzione dopo il raggiungimento della suddetta soglia minima.

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Cosa prevede il “Decreto trasparenza” in ambito lavorativo | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

Ottobre 2022
 

NUOVI OBBLIGHI INFORMATIVI ANCHE PER IL MONDO AGRICOLO “Decreto trasparenza” | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

In data 29 luglio 2022 è stato pubblicato il c.d. Decreto Trasparenza recante l’ “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1152 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea”.

La normativa introduce una serie di obblighi informativi a carico del datore di lavoro, volti a garantire condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili e, quindi, il diritto dei lavoratori ad essere informati sugli elementi essenziali, sulle condizioni e sulla relativa tutela del loro rapporto di lavoro.
Anche l’intero mondo agricolo dovrà adeguarsi a tali nuovi obblighi di trasparenza e prevedibilità minima.

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DECRETO ENOTURISMO: NUOVE OPPORTUNITA’ DI LAVORO

Giugno 2019
 

DECRETO ENOTURISMO: NUOVE OPPORTUNITA’ DI LAVORO

 

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L’Italia dell’enoturismo, o turismo del vino, offre una infinita possibilità per la crescita del Paese. Oltre a valorizzare le produzioni vitivinicole del territorio, offrirà nuove opportunità di lavoro per il settore anche con contratti a tempo determinato (dopo le modifiche del c.d. “Decreto Dignità”)

L’ENOTURISMO E’ FINALMENTE LEGGE
L’attività enoturistica è considerata attività agricola connessa, ove svolta dall’imprenditore agricolo, singolo o associato”. A stabilirlo è il recente Decreto attuativo del MIPAAFT pubblicato nella GU del 15 aprile 2019 nel quale vengono specificate le Linee guida e indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica.

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DIRIGENTE AGRICOLO. RAPPORTO DI LAVORO DEROGHE, CESSAZIONE E LICENZIAMENTO | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

30/08/2021

DIRIGENTE AGRICOLO. RAPPORTO DI LAVORO, DEROGHE, CESSAZIONE E LICENZIAMENTO | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

il CCNL Dirigenti dell'agricoltura detta le regole applicabili ai manager di molte aziende, tra cui anche le aziende vitivinicole e agrituristiche.

Il dirigente dell’agricoltura è sottoposto al potere direttivo del datore di lavoro e, pertanto, rientra nei rapporti di lavoro subordinati. Tuttavia, considerati gli ampi poteri di iniziativa e di autonomia nel proprio lavoro, tale ruolo, necessita di una specifica disciplina, prevista nel CCNL Dirigenti Agricoli, applicabile sia ad aziende vitivinicole che agrituristiche.

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E-commerce le nuove modifiche al codice del consumo

Febbraio 2022
 

E-COMMERCE LE NUOVE MODIFICHE AL CODICE DEL CONSUMO

In attuazione della Direttiva UE 2019/770, il 26 novembre 2021 è stato pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il D.lgs. n. 170/2021, che ha introdotto una riforma al Codice del Consumo, soprattutto in relazione al commercio elettronico e ai relativi rapporti con i consumatori, con entrata in vigore dal 1 gennaio 2022.

 

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EMERGENZA CORONAVIRUS: L’IMPATTO NEL SETTORE AGRICOLO E VITI-VINICOLO | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

05/2020

EMERGENZA CORONAVIRUS: L’IMPATTO NEL SETTORE AGRICOLO E VITI-VINICOLO | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

L’emergenza Coronavirus ha coinvolto tutte le filiere produttive italiane, compresa quella agricola e viti-vinicola. L’impatto della pandemia ha, infatti, reso necessario l’intervento del Governo anche in materia agricola, al fine di tutelare aziende e lavoratori del settore.

Ai lavoratori del settore agricolo, il Decreto “Cura Italia” ha riconosciuto una specifica indennità per il mese di marzo pari a 600 euro per lavoratore. Tale indennità, che non concorre alla formazione del reddito e, quindi, non è tassata ai fini Irpef, spetta a tutti gli operai agricoli a tempo determinato, non titolari di pensione e che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo.

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ENOTURISMO, CONTRATTI FLESSIBILI

01/07/2019

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ENOTURISMO, CONTRATTI FLESSIBILI

E' possibile assumere a tempo determinato senza vingoli.

Il turismo del vino è una attività agricola connessa e, in quanto tale, permette alle società agricole di beneficiare di potenziali vantaggi anche per quanto riguarda l’assunzione di personale. Per esempio, potranno beneficiare del sistema di deroghe previsto per il settore agricolo e potranno continuare a occupare operai a tempo determinato in modo pienamente libero e flessibile, come in precedenza, senza vincoli di forma, di causale, di proroga e di rinnovo.

È questo uno degli effetti del Decreto attuativo del Ministero delle politiche agricole, forestali e del turismo (Mipaaft), del 12 marzo scorso (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 15 aprile 2019), nel quale vengono specificate le Linee guida e gli indirizzi in merito ai requisiti e agli standard minimi di qualità per l’esercizio dell’attività enoturistica che completa il quadro delle disposizioni in materia introdotte con la legge di Bilancio del 2018, che erano rimaste ancora inapplicate.

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FILIERA DEL VINO. TRA DIFFICOLTA’ ED OPPORTUNITA’ | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

15/12/2020

filiera del vino. tra difficolta' ed opportunita' | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

NUOVE MISURE RESTRITTIVE E NUOVI INTERVENTI A FAVORE DELLA FILIERA VITI-VINICOLA.

Il DPCM del 24.10.2020 ha disposto limitazioni di orario allo svolgimento delle attività di ristorazione, fra cui bar, pub e ristoranti. Il successivo DPCM del 3 novembre ha previsto, in determinate regioni, c.d. “aree rosse” e “aree arancioni”, la chiusura totale dei servizi di ristorazione.

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I diritti di proprietà industriale nel vitivinicolo e la loro tutela | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

Gennaio-Febbraio 2023
 

I DIRITTI DI PROPRIETÀ INDUSTRIALE NEL SETTORE VITIVINICOLO E LA LORO TUTELA | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

I marchi di qualità sono una certificazione riconosciuta e attribuita dall’Unione Europea ad alcuni prodotti alimentari e vitivinicoli con finalità di tutela sia del consumatore che del produttore.

Denominazioni di origine e indicazioni geografiche sono identificati, nel nostro ordinamento, come veri e propri diritti di proprietà industriale, e, in quanto tali, sono protetti contro ogni forma di abuso, imitazione, contraffazione o agganciamento parassitario, idonei a determinare inganno o confusione del pubblico.

La difesa dei marchi di qualità riconosciuta dalla Comunità Europea rappresenta, per il settore vitivinicolo, un importante riconoscimento.

Approfondiamo l'argomento nei paragrafi: "Il marchio patronimico nel settore vitivinicolo", "Caratteristiche della pubblicità del vino e, in generale, dei prodotti alcolici", "Bottiglie e confezionamento", "La presentazione del prodotto, l’etichettatura obbligatoria e quella facoltativa" e le nostre conclusioni. 

 

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IL DIVIETO DI LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO DURANTE L’EMERGENZA CORONAVIRUS | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI (2)

27/07/2020

il divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo durante l'emergenza coronavirus | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

ESTESO DAL DECRETO RILANCIO IL PERIODO DI DIVIETO RELATIVO ALL'AVVIO DI PROCEDURE DI LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO E CASI IN CUI RIMANGONO LE CONDIZIONI PER LA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO.

In base all’art. 80 del D.L. n. 34/2020 c.d. Decreto Rilancio in vigore dal 19 maggio che ha modificato il precedente art. 46 del D.L. n. 18/2020, il divieto di attuare licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo (gmo) secondo la legge 604/1966 e di avviare procedure di licenziamento collettivo secondo gli articoli 4, 5 e 24 della legge 223/1991 è esteso a cinque mesi a far data dal 17 marzo 2020 e quindi fino al 17 agosto 2020.

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IL MARCHIO NELL’AMBITO ENOLOGICO

Maggio 2019
 
IL MARCHIO NELL’AMBITO ENOLOGICO
 

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Mai come nel mondo dell’Enologia, la tutela del marchio e quindi anche del concetto di proprietà intellettuale ricopre un ruolo di primaria importanza.
Tutto ciò è ancora più vero alla luce della recente approvazione (14 febbraio 2019) di uno dei due decreti legislativi approvati in via definitiva dal Consiglio dei Ministri.

Si tratta di un provvedimento che attua disposizioni europee al fine di migliorare la protezione del marchio. In questo modo un marchio potrà essere tutelato su scala europea e sarà possibile registrare marchi che vanno oltre il semplice simbolo, estendendosi la tutela fino a ricomprendere odori, suoni, ologrammi, profumi.
A ciò va aggiunto che la tutela ricomprenderà anche l’imballaggio e tutto ciò che su di esso viene stampato anche al fin di reprimere le più diverse forme di contraffazione.

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IL PATTO DI NON CONCORRENZA: DEFINIZIONE, CORRISPETTIVO, DURATA E TERRITORIO | L'ENOLOGO rivista ufficiale di Assoenologi

17/02/2020

il patto di non concorrenza: definizione, corrispettivo, durata e territorio | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

L’imprenditore, per tutelare l’attività della propria azienda, può stipulare volontariamente e d'accordo con il lavoratore dipendente un patto di non concorrenza dopo la cessazione del rapporto di lavoro

Il c.d. patto di non concorrenza è un patto a prestazioni corrispettive e a titolo oneroso, che pur non essendo obbligatorio, serve a datore di lavoro e lavoratore a regolamentare volontariamente e d'accordo tra loro, l'attività del prestatore dopo la cessazione del rapporto di lavoro.
Nell’ambito enologico, il patto di non concorrenza, è un tema di particolare interesse viste le peculiarità che spesso caratterizzano i profili professionali del settore, come ad esempio l'enologo, implicando la necessità di salvaguardare l’imprenditore da qualsiasi migrazione verso imprese concorrenti.

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Il reato di caporalato e la confisca | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

Novembre 2022
 

IL REATO DI CAPORALATO E LA CONFISCA | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

Il fenomeno del Caporalato rimane ancora legato al mondo dell’agricoltura, da cui trae origine, anche se negli ultimi anni, nonostante i decisi interventi legislativi, si è estesa a molti altri settori.
Di recente, infatti, si è tornati a parlare di caporalato a seguito di due importanti sentenze della Corte di Cassazione.

Affrontiamo, in questo articolo, un primo aspetto relativo al caporalato diretto fra caporale ed azienda agricola e delle sue conseguenze.
Nel nostro prossimo intervento, numero dicembre 2023, affrontiamo gli aspetti del caporalato connesso all’intermediazione.


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IMPRESA FAMILIARE AGRICOLA: ASPETTI GIUSLAVORISTICI | L'ENOLOGO RIVISTA UFFICIALE DI ASSOENOLOGI

13/11/2020

impresa familiare: aspetti giuslavoristici | l'enologo RIVISTA ufficiale di assoenologi

Il sistema produttivo italiano, e al suo interno anche quello vitivinicolo, come noto, è caratterizzato dalla presenza di un numero elevato di imprese di piccole e medie dimensioni, tra cui quelle a gestione familiare. Il rapporto del familiare che presta la sua opera nella famiglia e nella stessa impresa è disciplinato dall’art. 230 bis del codice civile.

In Italia circa il 90% delle imprese sono di tipo familiare e si tratta di imprese in cui la famiglia è profondamente coinvolta nell’attività d’impresa: nel 26% dei casi i familiari ricoprono ruoli manageriali; nel 45% dei casi curano gli aspetti produttivi; nel 55% dei casi si occupano degli aspetti commerciali; e in cui l’imprenditore si occupa prevalentemente della gestione nel 70% dei casi; cura gli aspetti produttivi nel 27%; cura gli aspetti commerciali nel 35%.

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IMPRESA FAMILIARE. ASPETTI GIUSLAVORISTICI E PREVIDENZIALI

In occasione del convegno "La famiglia, impresa di economia comune", svoltosi a Cava de' Tirreni il 22 marzo 2019, l'avvocato Mario Fusani è stato invitato ad esprorre gli aspetti giuslavoristici e previdenziali correlati all'impresa familiare.

L'occasione ha dato modo di presentare una panoramica generale, di seguito, riportiamo un approfondimento sul tema trattato.

Il sistema produttivo italiano, come noto è caratterizzato dalla presenza di un numero elevato di imprese di piccolissime dimensioni ed una specializzazione relativa nell'industria manifatturiera.

In Italia circa il 90% delle imprese sono di tipo familiare e si tratta di imprese in cui la famiglia è profondamente coinvolta nell’attività d’impresa: nel 26% dei casi i familiari ricoprono ruoli manageriali; nel 45% dei casi curano gli aspetti produttivi; nel 55% dei casi si occupano degli aspetti commerciali; e in cui l’imprenditore si occupa prevalentemente della gestione nel 70% dei casi; cura gli aspetti produttivi nel 27%; cura gli aspetti commerciali nel 35%.

Nonostante la norma sull’impresa familiare (Articolo 230 bis c.c.) definisca le modalità con cui un familiare possa lavorare presso la propria impresa, sono ancora molteplici i dubbi tra gli addetti del settore su come deve essere regolamentato da un punto di vista giuslavoristico: se con un vero e proprio lavoro subordinato o con una semplice un’attività lavorativa a titolo gratuito con partecipazione agli utili, come previsto dalla suddetta norma.

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