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CONSORZI AGRARI: LE NOVITA' DAL PUNTO DI VISTA GIUSLAVORISTICO

Marzo 2019
 
CONSORZI AGRARI: LE NOVITA' DAL PUNTO DI VISTA GIUSLAVORISTICO
 
Rubrica "Diritto&Lavoro" 
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COOPERATIVE SOCIALI E LAVORATORI DISABILI E SVANTAGGIATI NEL SETTORE VITIVINICOLO

Gennaio - Febbraio 2019
 
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COOPERATIVE SOCIALI E LAVORATORI DISABILI E SVANTAGGIATI

Anche nel settore vitivinicolo e in particolare per chi opera mediante Cooperative Sociali, sono previsti alcuni meccanismi per l’inserimento lavorativo di persone disabili.
Prima di esaminare la disciplina specifica è utile brevemente riepilogare, da un punto di vista generale alcuni dei tratti principali della normativa in materia.
Infatti, dal gennaio 2018 le aziende che occupano da 15 a 35 dipendenti dovranno aver assunto un disabile entro i successivi 60 giorni non essendoci più il vincolo legato ad una nuova assunzione dopo il raggiungimento della suddetta soglia minima.

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IMPRESA FAMILIARE. ASPETTI GIUSLAVORISTICI E PREVIDENZIALI

In occasione del convegno "La famiglia, impresa di economia comune", svoltosi a Cava de' Tirreni il 22 marzo 2019, l'avvocato Mario Fusani è stato invitato ad esprorre gli aspetti giuslavoristici e previdenziali correlati all'impresa familiare.

L'occasione ha dato modo di presentare una panoramica generale, di seguito, riportiamo un approfondimento sul tema trattato.

Il sistema produttivo italiano, come noto è caratterizzato dalla presenza di un numero elevato di imprese di piccolissime dimensioni ed una specializzazione relativa nell'industria manifatturiera.

In Italia circa il 90% delle imprese sono di tipo familiare e si tratta di imprese in cui la famiglia è profondamente coinvolta nell’attività d’impresa: nel 26% dei casi i familiari ricoprono ruoli manageriali; nel 45% dei casi curano gli aspetti produttivi; nel 55% dei casi si occupano degli aspetti commerciali; e in cui l’imprenditore si occupa prevalentemente della gestione nel 70% dei casi; cura gli aspetti produttivi nel 27%; cura gli aspetti commerciali nel 35%.

Nonostante la norma sull’impresa familiare (Articolo 230 bis c.c.) definisca le modalità con cui un familiare possa lavorare presso la propria impresa, sono ancora molteplici i dubbi tra gli addetti del settore su come deve essere regolamentato da un punto di vista giuslavoristico: se con un vero e proprio lavoro subordinato o con una semplice un’attività lavorativa a titolo gratuito con partecipazione agli utili, come previsto dalla suddetta norma.

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IMPUGNABILITA' DEL VERBALE DI CONCILIAZIONE PER VIZIO DEL CONSENSO. UNA NUOVA LUCE SULL'ARBTIRATO LAVORO

Settembre 2019
 
Rubrica "Diritto&Lavoro"

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IMPUGNABILITA' DEL VERBALE DI CONCILIAZIONE PER VIZIO DEL CONSENSO

una nuova luce sull'arbitrato lavoro

I rapporti di lavoro, anche nel mondo vitivinicolo, possono attraversare c.d. momenti patologici che possono essere superati dalle parti attraverso la stipula di accordi.
Affinché tali accordi possano essere definitivi e non siano più oggetto di ripensamento da parte sia del lavoratore che dell’azienda, gli stessi devono essere sottoscritti in una delle c.d. sedi protette che la legge fissa all’articolo 2113 c.c. ossia dinnanzi: al Giudice del Lavoro, alle apposite Commissioni di Conciliazione istituite presso l’ITL (Ispettorato Territoriale del Lavoro già DTL), in sede sindacale oppure ad un Collegio di conciliazione ed arbitrato irrituale.

Un accordo reso solo fra gli interessati, invece, potrà essere impugnato entro 6 mesi dalla sottoscrizione (se almeno è stato fatto per iscritto) e risulterà mancante, quindi, di quel carattere di definitività che garantisce la certezza dei rapporti tra le parti.
In ogni caso, affinché tale effetto di definitività possa prodursi dovranno essere rispettati i requisiti di validità ed i presupposti previsti dalla legge.

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LA TUTELA DEI DATI PERSONALI NELL'AMBITO DEI RAPPORTI DI LAVORO

Anche per l’agricoltura e la viticoltura il conseguimento di un successo passa attraverso una corretta applicazione delle regole.

In occasione del Vinitaly è stata presentata l'indagine sul settore vitivinicolo 2019da parte dell’Area Studi Mediobanca (*) analizza 168 società di capitali che nell’ultimo esercizio hanno un fatturato >25 mln di euro con attività vitivinicola. Di cui: 52 coop 103 S.p.A. e s.r.l. italiane 13 estere.

Cosa hanno in comune tutte queste realtà?

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ORDINE ILLEGITTIMO. E' RESPONSABILE ANCHE IL LAVORATORE CHE LO ESEGUE

Luglio Agosto 2019
 
Rubrica "Diritto&Lavoro"

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ORDINE ILLEGITTIMO

E' RESPONSABILE ANCHE IL LAVORATORE CHE LO ESEGUE

Un lavoratore può rifiutarsi di eseguire un c.d. ordine illecito/illegittimo? Non solo il lavoratore può, ma deve!

È quanto affermato, e confermato, dalla Giurisprudenza, sia di merito che di legittimità.

Come noto, tra i doveri del lavoratore si annovera quello di obbedienza, ossia di esecuzione delle direttive, così come impartite dal datore di lavoro.
Tuttavia, non ogni ordine deve essere “ciecamente” eseguito, così come non ogni ordine può essere arbitrariamente disatteso.
Il lavoratore è legittimato a non seguire quegli ordini illeciti e contrari alle norme ed ai principi del nostro ordinamento che possano comportare una responsabilità penale dell’esecutore.

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PRESTAZIONI DI LAVORO OCCASIONALE NELL'AMBITO DELL'AGRICOLTURA

Dicembre 2018
 

PRESTAZIONI DI LAVORO OCCASIONALE. Nell'ambito dell'agricoltura

Rubrica "Diritto&Lavoro" 
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RESPONSABILITA’ DEONTOLOGICA E PROFESSIONALE DEGLI ENOLOGI ANCHE CON RIFERIMENTO ALLE PECULIARITA’ DELLA LEGGE 4/2013

Ottobre 2019
 
Rubrica "Diritto&Lavoro"

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RESPONSABILITA’ DEONTOLOGICA E PROFESSIONALE DEGLI ENOLOGI ANCHE CON RIFERIMENTO ALLE PECULIARITA’ DELLA LEGGE 4/2013

Il mondo degli Enologi è interessato dalla Legge n. 4 del 2013, soprattutto considerato come la stessa Assoenologi sia inserita negli elenchi previsti da tale Legge.

La Legge 4, pubblicata nella GU n.22 del 26.01.2013 ha, come obiettivo principale quello di offrire ai Professionisti, non iscritti in Ordini o Collegi, seppure impegnati in attività di grande interesse economico e tecnico e capaci di offrire servizi e/o opere in favore di terzi, di autoregolamentare in modo volontario queste professioni e le associazioni ad esse riconducibili, e di creare dei riferimenti di qualità che siano distintivi per i professionisti e soprattutto per chi utilizza i loro servizi professionali.

La Legge 4/2013 è, infatti, incentrata sulle caratteristiche che le Associazioni devono avere per poter essere iscritte negli elenchi tenuti presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nello specifico nella sezione “Professioni non organizzate in ordini e collegi: elenco delle associazioni professionali”.

C’è, peraltro, un tema che in questa sede è utile affrontare, ed è quello legato alla formazione e alle conseguenti implicazioni deontologiche riconducibili a tali attività.

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RICAMBIO GENERAZIONALE IN AGRICOLTURA. L’OPPORTUNITA’ DEL CONTRATTO DI AFFIANCAMENTO PER L’AZIENDA AGRICOLA E L’ENOLOGO

Novembre 2019
 
Rubrica "Diritto&Lavoro"

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RICAMBIO GENERAZIONALE IN AGRICOLTURA.L’OPPORTUNITA’ DEL CONTRATTO DI AFFIANCAMENTO PER L’AZIENDA AGRICOLA E L’ENOLOGO

Uno strumento per favorire il cambio generazioNALe e apportare innovazione nel mondo delle aziende agricole.

Per il triennio 2018-2020, per i giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni, in possesso di determinati requisiti, è possibile sottoscrivere il contratto di affiancamento, da stipularsi con imprenditori agricoli o coltivatori diretti, di età superiore a 65 anni o pensionati.

Sempre più spesso dilagano notizie sul rifiorito interesse dei giovani verso il mondo agricolo, senza che vengano rese altrettanto note le opportunità che il sistema offre per incoraggiare i giovani ad intraprendere tale percorso.
Il Legislatore, conscio dell’attualità della tematica, è intervenuto sul punto già nel 2016 con la L. 154/2016, delegando il Governo a disciplinare il c.d. “affiancamento”, volto proprio ad agevolare il ricambio generazionale nelle azienda agricole.

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